Accanto ai lavori di studenti universitari di cinema e di registi, c’era anche “L’impronta”. Menzione speciale alla 15esima edizione del Lago Film Fest per il cortometraggio realizzato dai ragazzi della classe I Multimediale dell’Istituto Leonardo Da Vinci. Il riconoscimento è stato consegnato venerdì sera, 26 luglio, nella splendida location del Festival, a Revine Lago, alla presenza del professore Guido Beretta, che ha diretto i ragazzi, e di qualche studente protagonista.

Si intitola “L’Impronta”, dura 4 minuti e 18 secondi ed è stato interamente realizzato dai ragazzi con riprese effettuate lungo via Ostilio, la strada che conduce all’Istituto, durante lo scorso anno scolastico. Un video a costo zero, dove cinque o sei studenti fanno da attori e uno da protagonista. Sotto le immagini, la voce narrante, profonda e chiara, sempre di uno degli studenti della classe. “Il corto è nato dopo una lezione sull’ambiente – spiega Beretta -, era il periodo in cui si parlava molto di Greta Thunberg e del cambiamento climatico. Una mattina ho condiviso con loro l’immagine che mi era venuta in mente, di una persona che camminando lascia tracce nere sul terreno, a significare come ciascuno di noi inquini l’ambiente. Ai ragazzi è piaciuta e abbiamo iniziato a lavorare attorno a questa idea iniziale”.

“L’impronta ecologica che lasciamo è la misura più individuale di quanto l’uomo stia consumando e distruggendo il pianeta, quella che da senso alla responsabilità  personale che abbiamoin questo processo – la presentazione scritta dalla classe per il corto -. Per questo l’abbiamo utilizzata come simbolo di una presa di coscienza, con il piccolo ma significativo gesto di camminare a piedi nudi per riprendere contatto con la natura abbandonando l’asfalto e il cemento, con la nostra pelle, lontani da qualunque clic digitale”.

“Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia per miliardi di persone – racconta la voce narrante, mentre le immagini si dipanano sullo schermo -. Una specie animale e vegetale su 8 rischia l’estinzione entro pochi anni. Ogni anno buttiamo nel mare circa ottomilioni di tonellate di plastica. Lo sciolgimento dei ghiacci polari si è triplicato negli ultimi cinque anni. L’acqua potabile presente sul nostro pianeta si è ridotta del 26%. Non abbiamo un altro pianeta”.

Beretta, va da sè, è orgoglioso. C’era lui venerdì a ritirare il premio, mentre il dirigente dell’Istituto è stato bloccato in città dai danni causati dal maltempo. “I ragazzi hanno lavorato davvero bene, ne è risultato un prodotto praticamente professionale – spiega -. Un’esperienza assolutamente da ripetere”.