Il sindaco di Belluno Jacopo Massaro è salito in cattedra. L’ha fatto mercoledì 30 ottobre nell’Aula Magna dell’Istituto Da Vinci, per parlare ai ragazzi delle classi II e III indirizzi Grafico Multimediale e Acconciatura. Per due ore ha raccontato di sé, della sua passione per la politica nata all’asilo quando “non sapevo bene cosa avrei fatto da grande ma volevo aiutare la comunità”, ha rivelato. Ha parlato di passioni forti, di sogni che si avverano e di tenacia. Ha invitato i ragazzi a inseguire le proprie attitudini, a riflettere per capire quali siano i loro talenti e infine a impegnarsi con tutto sé stessi per realizzare i propri obiettivi. Insomma due ore intense, durante le quali il primo cittadino ha saputo tenere alta l’attenzione dei ragazzi che non hanno mancato di porgli domande.

C’è chi ha chiesto se non sia noioso occuparsi sempre degli altri, della comunità di cittadini, e poco di sé stesso. C’è chi ha domandato notizie in merito al ristorante chiuso nel piazzale della stazione e chi voleva saperne di più sul futuro dell’ex parco fluviale di Lambioi, spazzato via dall’alluvione Vaia. A tutti Massaro ha risposto con attenzione raccontando particolari della sua vita da primo cittadino a Palazzo Rosso e spiegando i tanti progetti partiti e in partenza in città. Dal cantiere di ristrutturazione delle vecchie scuole Gabelli di Pierina Boranga, che i ragazzi vedono tutti i giorni andando e tornando dalla stazione, al futuro parco di Lambioi che sarà ricostruito sulle ceneri di quello distrutto dalla furia dell’acqua. “C’è tutta una zona dove il prato non è stato sollevato e portato via dall’esondazione del Piave – ha spiegato -, studiare bene come l’acqua ha tracimato travolgendo il parco ci ha fatto capire in quali aree poter collocare, per esempio, i barbecue perchè di certo lì l’acqua non arriverà nemmeno se il fiume si ingrossasse ancora in futuro. Tornerà più bello di prima, ci saranno perfino reperti archeologici fatti emergere proprio dallo scavo effettuato dall’acqua”. Uno studente ha chiesto informazioni sul dilagare del consumo di droga in provincia, dando modo al sindaco di illustrare le iniziative di controllo e di prevenzione avviate dalle forze dell’ordine e dallo stesso Comune.

In estate è previsto l’arrivo di nuove forze dell’ordine – ha rivelato -, necessarie per intensificare i controlli. Il nucleo cinofilo di Padova sta già entrando nelle scuole per i controlli sulla detenzione di droga. Noi come Comune non possiamo che lavorare sull’aspetto della cultura, ovvero creare conoscenza e consapevolezza sui danni causati dall’assunzione di stupefacenti. Cerchiamo di lavorare anche sulla famiglia perchè quasi sempre chi ha problemi di droga appartiene a nuclei con difficoltà”. Si è parlato anche di violenza in famiglia e contro le donne. Massaro si è rivolto agli studenti affrontando insomma argomenti importanti e “da adulti”. “Uno dei temi centrali sui quali stiamo focalizzando l’attenzione è quello della violenza in famiglia – ha dichiarato -, sulla quale vige ancora troppa omertà. Eppure nel Bellunese i casi sono moltissimi, sia verso i bambini e i ragazzini che verso le donne. Dietro queste famiglie spesso c’è l’utilizzo di sostanze”. Infine un passaggio sull’Educativa di strada, iniziativa dell’amministrazione per portare gli educatori nei luoghi di ritrovo dei giovani e aiutarli così a contrastare o a prevenire il disagio legato a droghe, bullismo e alcol.